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Biography

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Pittrice italiana nata in Brianza nel 1990, inizia il proprio percorso professionale da artista nel 2019, dopo aver accumulato esperienze lavorative in altri campi.
 

Al principio l'arte di Alessandra Vaghi si esprime attraverso un potente chiaroscuro, certo figlio della tecnica di stampo caravaggesco, appresa sia per passione del sommo pittore lombardo, sia attraverso la frequentazione di esponenti contemporanei di questo particolare stile.

La continua volontà di confrontarsi con gli altri artisti odierni dell’ambiente figurativo, al quale appartiene senza alcun dubbio, la porta ad arricchire il proprio vocabolario pittorico: laddove prima dominavano le tinte scure, ora la tavolozza si schiarisce, arricchendosi di una nuova luce espressiva.

 

Dalle opere dell’Artista emerge altresì l’approfondito studio dell’anatomia umana, con una mai doma tensione a rappresentare la perfezione del corpo umano.

Umano, si è detto, e quindi fragile: ecco sovente a far da sfondo l’architettura, ossia la dottrina dell’Uomo che vuole sfidare la finitezza e la mortalità, seppur qui rivista attraverso capricci dal gusto metafisico. Rovine di architetture misteriose, nate all’improvviso dall’immaginazione creativa dell’Artista, come già avveniva in Tiepolo.

 

L’idea rinascimentale della figura umana, riproposta con una tavolozza di ispirazione seicentesca, si immerge nelle atmosfere romantiche di John Martin, Théodore Géricault e Gustave Doré, assorbite anche attraverso l’amore per la poetica di John Milton.

I sempiterni miti, sia della classicità Greca, sia della tradizione Norrena, arricchiscono con un tocco neoclassico l’arte di Alessandra Vaghi.

Una Stimmung che si rifà sicuramente al concetto filosofico del Sublime, in cui lo spettatore (insieme all'Artista) avverte il piacere dell’inquietudine e del turbamento, capace di toccare letteralmente l’anima.

© 2020 by Alessandra Vaghi

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