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Olio su tela - 100x70
2019
alessandra vaghi

“Non rammaricarti mai per la tua caduta,
O Icaro del volo senza paura.
Perché la più grande tragedia di tutti,
È non provare mai la luce che brucia”
– Oscar Wilde

 

Tutti conoscono li mito cantato da Ovidio.

Icaro: colui che osò il volo impossibile per raggiungere il sole.

Secondo il racconto, egli tentò di volare con ali di cera, costruite dal padre Dedalo, che si sciolsero al calore del Sole facendolo precipitare in mare.

Icaro può simboleggiare colui che vuole sfidare i limiti della propria natura, oppure chi viene punito in merito alla sua superbia. Può quindi essere visto come un eroe positivo e negativo, fragile e forte allo stesso tempo. Un mito che, attraverso l’arte, è stato rivisitato in ogni modo, e ogni artista l’ha interpretato a modo suo.

 

In questo dipinto è visto come colui che, tanto si fece prendere dall'ebbrezza del volo e tanto era attratto dalla bellezza di voler raggiungere le stelle, decise istintivamente di abbandonare il buon senso.

Questo Icaro non è il classico giovane con le ali di cera, ma una rivisitazione contemporanea. L’opera sorge dalla stessa matrice: Icaro, attratto, si avvicina troppo al sole provocando lo scioglimento delle ali, così come la falena, attratta dalla luce, si ustiona venendo a contatto con la lampada.

 

Spesso lo si vede raffigurato mentre Dedalo gli monta le ali, quindi il momento prima di spiccare il volo, oppure quando ormai sta già precipitando in mare.

In questo olio su tela, invece, si è cercato di catturare il Kairos, l’attimo fuggente; quel secondo, carico di tensione, che precede il tocco tra la “mano” della falena e la lampada.

Come citazione, in onore di questo eroe mancato, il soggetto indossa una maglia dei Led Zeppelin, sulla quale compare una stampa raffigurante, appunto, Icaro.

Sullo sfondo vediamo a sinistra l’isola di Creta con il labirinto da cui scappano Icaro e Dedalo, il mare nel mezzo, e sulla destra il tempio di Apollo che Dedalo costruì in Sicilia in memoria del figlio caduto.

 

Caduto per Amore: quell’Amore incontrollato che solo l’uomo capace di sognare può provare.

 

“Non ha resistito alla tentazione, erroneamente assoluta. (…) Egli muore per eccesso d’amore e incoscienza, come Janis Joplin, come Jim Morrison, come Jimi Hendrix. (…) È un eroe. Mancato, certo. L’eroe vince tentazioni e debolezze, segue il suo compito. Ma un eroe mancato resterà sempre, nel cuore dei poeti e degli uomini immaginativi, qualcosa di simile a un eroe. Mai un fallito. Mai uno che ha rinunciato al volo e al sole.” (R. Mussapi)

 

È precipitato perdendo la vita ma, anche per poco, ha volato.

Alessandra Vaghi

© 2020 by Alessandra Vaghi

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